La sezione Arte industriale fu istituita in Marucelliana nel 1887 per iniziativa del direttore Guido Biagi, personaggio assai noto nel panorama bibliotecario internazionale. La creazione di una “Biblioteca Popolare Industriale”, diretta ad artisti, operai e artigiani voleva soddisfare le esigenze di una nuova categoria di utenti che si stava delineando a Firenze in seguito alla creazione della Scuola Professionale.
Nel progettare questa nuova sezione il Biagi aveva in mente il modello rappresentato da biblioteche simili già esistenti in Francia, Austria, Gran Bretagna, tutte nate sulla scia dell’Esposizione Universale di Londra del 1852 e fornite di opere illustrate riguardanti ogni ramo delle arti industriali: dalle monumentali opere di pittura, scultura, architettura, musica fino ad arrivare ai trattati più semplici relativi alle varie lavorazioni tecniche, artigianali e agricole quali i manualetti della Hoepli.
Numerose le pubblicazioni relative all’arte del disegno, alle tecniche fotografiche, alla lavorazione del legno, del marmo, del vetro, dei metalli e del settore tessile. Presente la manualistica del tempo necessaria ad un primo approccio allo studio della chimica, della fisica, dell’elettricità, dell’idraulica, della meccanica.
La raccolta comprende opere edite fra i primi dell’Ottocento fino ai primi trent’anni del Novecento, periodo in cui la sezione si interrompe. Si tratta di una raccolta speciale chiusa le cui opere, oltre 8.000, sono tutte consultabili sul catalogo in linea. Della sezione esiste un catalogo cartaceo a soggetto, consultabile anche online nella sezione cataloghi cartacei scannerizzati, selezionando la voce “Soggetti arte al 1925”.