Giovedì 30 maggio 2024
ore 17.30
Biblioteca Marucelliana Firenze
Stefan Zweig, uno degli autori di maggior successo di lingua tedesca della prima metà del ventesimo secolo, proveniva da una famiglia ebrea viennese facoltosa e assimilata, in cui la tradizione ebraica appare, a un primo sguardo, poco più di una traccia sbiadita e residuale. Questo libro, a cura di Stefan Litt, comprende 120 lettere, la maggior parte delle quali inedite, e costituisce una fonte primaria per esplorare la posizione di Zweig sull’ebraismo in modo ampio e articolato. Dalla sua corrispondenza, che comprende, tra gli altri, interlocutori come Martin Buber, Sigmund Freud, Albert Einstein, Anton Kippenberg, Romain Rolland, Felix Salten e Chaim Weizmann, emergono numerose riflessioni, intuizioni e giudizi sull’ebraismo e il sionismo, resi disponibili per la prima volta in traduzione italiana.