di Maria Cristina Montelatici
“Caro Montelatici
eccovi la trama
per la tavola XI- fatemi
sapere qualche cosa
il vostro
yambo”
Con questo biglietto autografo, scritto su un semplice foglio bianco, non datato, Enrico Novelli si rivolge a Osvaldo Montelatici, per commissionargli una “tavola” su sua indicazione.
Di questi appunti, rinvenuti nell’archivio personale di Montelatici, se ne conservano altri due e furono lasciati, in tempi diversi, sopra una scrivania nella sede de “ La Nazione” in via Ricasoli n.8 a Firenze o consegnati direttamente.
Tre appunti, firmati, sia con lo pseudonimo Yambo che con il cognome Novelli, indirizzati a “Caro Montelatici “ che, anche se non datati, è possibile collocare tra l’ottobre 1941 e il settembre 1942.
Nel 1941 Montelatici infatti iniziò la collaborazione con “La Nazione”di cui era direttore Maffio Maffii e il 1942, anno in cui Novelli lasciò la direzione del” Il Nuovo Giornale” e Montelatici fu richiamato alle armi.
In quegli anni, Montelatici, allora ventenne, aveva fatto il suo ingresso a “La Nazione”. Come lui stesso scrive, con testimonianza autografa “… alla “La Nazione” fui assunto come praticante cronista nell’ottobre del 1941 e vi rimasi fino al settembre 1942 (interruzioni per richiamo alle armi). Il giornale sospese la pubblicazione con la distruzione delle rotative il 27 luglio 1943.A Firenze era la guerra.“
Osvaldo Montelatici (1917-1990) giornalista. grafico, disegnatore, illustro’, per circa cinquant’anni, gli avvenimenti storici, politici, sportivi e di attualita’ dei quotidiani -La Nazione -Nazione Sera -Il Giornale d’Italia. Intorno agli anni quaranta disegna fumetti per i giornali satirici “Il Brivido “ di Alberto Manetti (1887-1941 ), il “Quattrocento venti “ di Giuseppe Nerbini (1867-1934) con cui instaurò un periodo di collaborazione per varie riviste. Fu anche illustratore per la casa editrice Bonechi con pubblicazioni di carattere storico, turistico, divulgativo.
Enrico Novelli (Yambo) dei conti Novelli di Bertinoro (1874-1943) fu giornalista, illustratore, narratore, scrittore, regista e anticipatore della fantascienza in Italia. Scrittore di letteratura infantile pubblico’ nel 1902 Le avventure di Ciuffettino a cui seguiranno altre pubblicazioni di carattere avventuroso e di fantascienza. Fu fumettista con testi e disegni per “Topolino “.
Tra gli estimatori di Yambo e` doveroso ricordare Nando Vitali (1898-1977) giornalista, scrittore, drammaturgo, poeta e autore di canzoni toscane. Vitali collaborò` negli anni trenta a “Il Nuovo Giornale”, diretto in quel periodo da Enrico Novelli, come ci riferisce il figlio Mario nel suo libro Vecchie cronache fiorentine, Firenze 1989.
”Dimostrando una spiccata aspirazione al giornalismo che seguiva attraverso l’operato del suo autore preferito Yambo – allora direttore del Il Nuovo Giornale – un giorno lo accompagnai da lui per soddisfare il desiderio di Nando che era quello di potersi inserire nell’ambiente ….” e continua ”In breve termine Nando Vitali potè` così` debuttare fra cronaca e redazione nel quotidiano proprio della sua Firenze …” pag 38
Da ricordare la pubblicazione, nel mese di giugno 1942,a puntate, nel “Il Nuovo Giornale” della novella di Vitali dal titolo Una donna fra i soldati di cui Montelatici fece la testata con scrittura e disegno.
Anche Novelli, in quegli anni era a Firenze come si evidenzia in Ricordando Yambo, scritto sempre dal figlio, e di come il padre desiderasse ritornare in città “…. dopo il lungo soggiorno nell’America Latina pensò di ristabilirsi a Firenze dove finalmente fece il suo ingresso a “La Nazione” il giornale che doveva costituire per il lavoro e per lui medesimo la grande e inseparabile famiglia”.e ancora “Yambo riprese il suo posto alla Nazione fino a diventare direttore del “Nuovo Giornale” – quotidiano serale della stessa Editrice -carica che resse dal 1927 fino al 1942 …per raggiunti limiti d’età”
Riguardo ai “limiti d’eta’” aggiunge “In effetti per il suo caso questi limiti non erano affatto determinanti ma la motivazione era giunta di comodo per quei detrattori politici che cercavano da molto tempo di sostituire il popolare giornalista con una persona più’ ligia al regime …”.
“Negli anni a seguire le cose andarono via via peggiorando per la posizione di Enrico Novelli e se non si intrometteva per lui l’editore Egidio Favi …. la direzione del Nuovo Giornale sarebbe passata ad altri molto prima “
“…Yambo alla fine dell’anno 1941 venne esonerato dall’incarico. E fu soltanto in considerazione del suo passato e per la simpatia che sempre godeva nell’ambiente della stampa che gli consentì, sua richiesta, di rimanere in servizio come semplice redattore …. e continuo così fino al limite dell’esistenza per rimanere ancora ciò che soprattutto aveva voluto essere nella vita: un giornalista“.
In questi passaggi raccontati dal figlio Mario si denota l’attaccamento di Novelli al quotidiano fiorentino.
L’incontro tra Novelli e Montelatici avvenne così intorno a questi anni, nell’edificio di via Ricasoli“…. al primo piano dove erano le redazioni de “La Nazione” e dell’edizione serale de “Il nuovo giornale“ (da ‘Giorgio Batini- Firenze 2008 p. 64)
I tre appunti, scritti a pennino in colore nero, sono costituiti da poche frasi e si rivolgono a Montelatici con l’appellativo di “caro”.
L’ordine di scrittura degli appunti si deduce dall’ordine numerico della commissione delle tavole.
mercoledì’ (sottolineato)
=Caro Montelatici,
ecco i temi per la tavola
n.9 quelli per la tavola
n.10 glie li darò domani.
Sono urgenti
Novelli (sottolineato)
=Caro Montelatici
eccovi la trama
per la tavola XI- fatemi
sapere qualche cosa
il vostro
Yambo (sottolineato)
=Caro Montelatici (la parola caro è attaccata a Montelatici)
vi prego, avanti di lasciare
il giornale, di abbozzare la XIIa
tavola e di lasciare gli altri
cartoncini segnati con l`inchiostro
per formare i quadretti.
Grazie per ora dal vostro
Yambo (sottolineato)
nel verso la scritta con l’inchiostro nero
“per
Montelatici (sottolineato)
urgente” (sottolineato)
La ricerca continua per individuare se Novelli avesse commissionato queste tavole per illustrare una sua opera o quella di un’altra persona, e se questi disegni siano andati distrutti con altro materiale, come sottolinea il figlio Mario in una intervista a “Toscana Qui”, ricordando i “magazzini” del padre, situati nel viale Volta, distrutti dalla guerra.
Di un’opera incompleta di Novelli parla anche Beppe Dell’Aquila nel catalogo. Leonardo Gori scrive “Yambo ci ha lasciata incompiuta un’ Odissea a fumetti realizzata nel 1943 e composta di 60 tavole quasi tutte finite…”
Anche la FFF Fondazione Franco Fossati. Museo del fumetto e della comunicazione tra i fumetti del 1943 cita “Odissea 60 tavole (19 complete a matita e a china 41 incomplete e inedite per la morte dell’autore “)
Riferimenti bibliografici
-Le mie attività- da archivio personale di Montelatici testimonianze autografe -dal 1930 -1980
-Enrico Mazzuoli, Ritorna Yambo il mattatore, “Toscana qui“, 1981, n. 12, pp. 68-70
-Mario Novelli, Ricordiamo Yambo – Firenze, Centro Bibliografico scrittori e artisti toscani “Firme nostre”, 1982
-Mario Novelli,Vecchie cronache fiorentine Firenze 1989
-Beppe dell’Aquila Yambo eclettico fra due secoli –Torino 1996
-Giorgio Batini, La mia vita, Firenze, Edizioni Polistampa, 2008.