La giornata di studio sarà dedicata alla riscoperta di Giulia Celenza (Vasto 1882-Firenze 1933), traduttrice e studiosa di letteratura inglese, che ha lasciato in eredità testamentaria la sua biblioteca personale alla Biblioteca Marucelliana, da lei a lungo frequentata. Il suo nome è legato anche al Gabinetto Vieusseux, tanto che Eugenio Montale, rievocando gli anni della sua direzione (1929-1938) ha voluto così ricordarla: «non dimentico la rara frequentatrice Giulia Celenza che Firenze ha scandalosamente dimenticata» (1979).

Nell’occasione verrà allestita anche una mostra bio-bibliografica, a cura di Laura Desideri e Erica Vecchio: La biblioteca di Giulia Celenza, che si propone di ricostruire la sua bibliografia, la rete di contatti con Firenze e con il mondo anglosassone, ma soprattutto il suo metodo di lavoro, che emerge dagli esemplari originali degli autori tradotti, fittamente annotati: da Swinburne a Kipling, Stevenson, Shakespeare, fino a Woolf.