Un’accusa di tradimento su un quotidiano nazionale italiano, lanciata 30 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ha spinto Rossella Levi a intraprendere una ricerca con il fine di riabilitare il nome di suo padre. “Il Pomero”, Renato Levi, suo padre, era ebreo di Trieste, addestrato come operatore radio nella Marina Militare italiana fino a quando le leggi razziali antiebraiche ne decretarono l’espulsione dal servizio. Renato fu reclutato dalle Forze Speciali britanniche per collegare via radio la Resistenza in Toscana con gli Alleati. Divenne operatore radio dell’emittente clandestina di Firenze denominata Radio CORA, trasmettendo importanti informazioni per 6 mesi nel 1944, fino a quando i nazisti non fecero irruzione nell’appartamento utilizzato dai partigiani.
I dirigenti di Radio CORA furono catturati, torturati e giustiziati. Altri membri furono deportati nei campi ma alcuni riuscirono a fuggire in modo drammatico e continuarono a combattere. Renato e il compagno che codificava i messaggi non erano presenti al momento del raid e poterono continuare il combattimento in seguito, lavorando per un’altra radio attiva a favore della Resistenza.
Il padre di Renato venne ucciso ad Auschwitz, i suoi fratelli sopravvissero nascosti e il fratello maggiore emigrò in Palestina prima della guerra. Ognuno di loro affrontò gli orrori del conflitto in modi diversi, nell’intento di sopravvivere e nessuna delle loro scelte fu un atto di tradimento nei confronti della propria famiglia, della propria fede o della causa della libertà e della Resistenza. Tuttavia un’accusa fu mossa contro Renato 30 anni dopo la fine della guerra da un uomo potente che fu leader della Resistenza toscana. Attraverso la sua approfondita ricerca e la scoperta di documenti chiave, Rossella Levi mette a nudo una volta per tutte le false accuse contro suo padre.
Rossella Levi
No Act of Betrayal: My Family’s History through World War Il, the Resistance in Florence and Beyond
Paperback, 2023