MOSTRA La storia dell’arte: da lettura scolastica a disciplina istituzionale

Esposizione bibliografica

16 maggio 2023/16 febbraio 2024 – Saletta mostre

Lun., mer., ven.:  8.30 – 14.00

Mar., giov.:  8.30 – 17.00

 

INAUGURAZIONE

Martedì 16 maggio ore 17.00

SALONE DI LETTURA

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

La mostra, curata da Maria Beatrice Sanfilippo e Marta Zangheri con il coordinamento scientifico di Silvia Castelli, realizzata in occasione del centenario della Riforma dell’istruzione varata nel 1923 dal ministro Giovanni Gentile, è stata promossa dalla Biblioteca Marucelliana a conclusione del progetto formativo PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), svolto dalla classe IV E del Liceo Classico Michelangiolo di Firenze e organizzato dalla Prof.ssa Raffaella Marcucci.  Gli studenti, dopo aver partecipato ad un ciclo di incontri formativi su materie riguardanti la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale conservato presso la Biblioteca, hanno collaborato attivamente alla progettazione del percorso espositivo suddiviso in tre principali sezioni tematiche:

– L’educazione all’arte nei libri di scuola elementare e nelle letture per ragazzi;

– La storia dell’arte prima e dopo la Riforma Gentile;

– L’insegnamento della disciplina scolastica nei licei classici fiorentini e i suoi primi docenti.

L’esperienza maturata durante le fasi progettuali della mostra ha offerto ai liceali una preziosa occasione di conoscenza e apprendimento di nuove competenze trasversali, e inoltre l’opportunità di approfondire un argomento strettamente legato alla loro formazione e di conoscere la storia dell’insegnamento di una materia, quale la storia dell’arte, che ha contraddistinto il liceo classico e che per la prima volta, con la riforma gentiliana, diventa disciplina istituzionale.

Il percorso bibliografico ripercorre la difficile affermazione della Storia dell’arte sui banchi di scuola, raggiunta attraverso vivaci e complessi dibattiti intellettuali e politici, che dal periodo post-unitario si concluderanno solo nel secondo dopoguerra, quando il concetto di tutela di “bene culturale” sarà finalmente riconosciuto come atto di responsabilità civile e coscienza del patrimonio.

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