Mostra: LE GRANDI DIVE. Viaggio nel divismo femminile tra ‘800 e ‘900

La Diva, ossia la Divina; con questo termine per la prima volta Gabriele D’Annunzio definisce colei che sicuramente ha incarnato alla perfezione questo ruolo: Eleonora Duse. Il divismo nasce infatti come un fenomeno prettamente femminile dove la donna assume un’importanza che va oltre il personaggio interpretato e attira l’interesse del pubblico in quanto protagonista assoluta della scena mediatica.

Con questa esposizione bibliografica costituita esclusivamente da materiale del patrimonio della Biblioteca Marucelliana vogliamo percorrere il viaggio che porta all’evoluzione della figura della Diva, che poi è anche l’evoluzione della donna nella società del suo tempo.

Laddove la donna in tutti gli ambiti che esulino dal “focolare domestico” è esclusa o, al massimo, a malincuore accettata e osteggiata, nei primi venti anni del ‘900, in filiazione diretta dal melodramma, abbiamo il sorgere di diverse tipologie femminili: la donna madre, faro e custode della famiglia, la donna demone, che conduce alla perdizione, la donna perduta e la femme fatale. E’ proprio la figura della femme fatale che diventa un esempio di emancipazione femminile in una società  maschilista e patriarcale, superando il concetto di “mangiatrice di uomini” ed esprimendo la volontà di ribaltare le regole e di superare i ruoli tradizionalmente attribuiti alla donna.

Partendo da figure come quella della Bella Otero che avevano poco altro da offrire se non la propria bellezza ammaliante e il proprio fascino, analizziamo protagoniste del teatro e del cinema muto e sonoro salite alla ribalta grazie al loro talento e alle loro capacità. La Diva per antonomasia si comporta sì da “prima donna” capricciosa e volubile (vedi Francesca Bertini o Sarah Bernhardt) ma tale comportamento è sostenuto da un talento nuovo e alle volte anche rivoluzionario. La  nostra attenzione si è posta sia su esponenti del divismo femminile legate in qualche modo al nostro territorio, sia su personaggi che negli stessi anni erano su tutte le copertine, anche di rilevanza internazionale, come nel caso di Marlene Dietrich, con la quale avviene il passaggio da diva a star all’interno del firmamento cinematografico hollywoodiano.

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