I manoscritti A, A.c.s., B, C.c.s. (c.s. = conventi soppressi) sono tutti reperibili tramite un unico indice alfabetico a volume per autori e titoli, redatto nel 1883 da Francesco Vespignani.
I manoscritti marucelliani di più antica acquisizione sono contraddistinti in generale da una lettera dell’alfabeto (A, B, C) seguita dal numero di catena.
I manoscritti provenienti dalle soppressioni delle corporazioni religiose, per lo più da quella napoleonica, hanno invece segnatura A.c.s. e C.c.s.
I manoscritti A che comprendono il Fondo Gori e, al suo interno, i fondi Doni, Salvini e Buonarroti, ammontano a 306 pezzi, tutti descritti in un inventario, in coda al quale sono registrati i manoscritti A.c.s. da 1 a 49.
I manoscritti B di cui fanno parte i Carteggi BANDINI e A.F.GORI, nonché i manoscritti che il Bandini stesso lasciò alla sua morte alla Marucelliana, di cui fu il primo bibliotecario. Essi ammontano a 296 pezzi fra filze e codici veri e propri e sono tutti descritti in un inventario.
I manoscritti C provenienti sia dalla famiglia Marucelli sia dagli acquisti di Angelo Maria Bandini, ammontano a 418 pezzi e sono tutti registrati in un inventario. In coda a quest’ultimo sono annotati i manoscritti C.c.s. da 1 a 76.

Fra i manoscritti C si trovano tre manoscritti ebraici (Ms.C.361, Ms.C.363, Ms.C.406), giunti in Marucelliana per acquisto; essi sono descritti e digitalizzati nel database del progetto Ktiv: The International Collection of Digitized Hebrew Manuscripts.

Sempre per questi fondi esistono, con consultazione guidata dall’assistente della sala Consultazione Manoscritti e Rari, un indice alfabetico per soggetto a schede mobili ricavato dall’indice alfabetico per autore, e un indice cronologico delle lettere sempre a schede mobili.

E’ inoltre a disposizione un indice cronologico generale comprensivo dei manoscritti A, A.c.s., B, C.c.s. e dei manoscritti Redi.

Il Mare Magnum di Francesco Marucelli è identificato con la segnatura ACB.IX.1-.

 

Il fondo D comprende i manoscritti del legato Martelli, quelli del Fondo Bologna e della Raccolta Carraresi e, dal D.545 al D.573, alcune acquisizioni intervenute fra il 1903 e il 1942.
Facendone richiesta all’assistente di sala è possibile accedere all’inventario, mentre è consultabile direttamente l’indice alfabetico manoscritto, a volume, per autori e titoli.
Dei mittenti delle lettere conservate nel fondo D, peraltro già comprese nell’indice a volume, è disponibile un catalogo a schede.

 

Questa segnatura raggruppa lettere e documenti vari reperiti in biblioteca o acquistati in antiquariato.
All’interno di essa si trovano gruppi assai consistenti di documenti di particolare interesse per la cultura fiorentina e per i legami col patrimonio preesistente della Biblioteca Marucelliana. Basti ricordare il carteggio fra Enrico Jahier e Giuseppe Prezzolini, alcuni manoscritti di Enrico Sacchetti e il gruppo consistente di lettere a lui dirette da Pietro Annigoni, Garibaldo Alessandrini, Antonio Baldini, Piero Bernardini, Vittore Branca, Bruno Cicognani ed altri esponenti della cultura toscana e non del primo Novecento.
Sono qui inserite lettere di Giovanni Papini, Flaminio Pellegrini, Giovanni Fattori ed ancora Isidoro Del Lungo, Carlo Placci, Marcello Venuti, di cui la Biblioteca è depositaria di interi fondi pervenuti per donazione o acquisto nel corso del sec.XX.

Fa parte di queste raccolte anche il manoscritto il più lungo giorno” di Dino Campana, acquistato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e depositato presso la Biblioteca.
I documenti sono consultabili:
in sede attraverso un catalogo alfabetico a schede mobili ordinato per mittenti;
on-line attraverso un inventario a volume scannerizzato ordinato per collocazione, provvisto di indice delle raccolte più consistenti.
In ogni pagina della scansione, in alto a sinistra, trovasi pulsante di rinvio all’INDICE da cliccare per ulteriori ricerche.

 

Comprende lettere e manoscritti di Luigi Guglielmo de Cambray-Digny (1820-1906) e del padre Luigi (1778-1843). Per accedere al fondo è disponibile un inventario manoscritto corredato di sommario, redatto nel 1914 da Pietro Gori.

 

Le carte sono reperibili tramite un inventario a volume comprensivo degli indici. Il fondo comprende anche una raccolta di pitture e disegni dell’artista.

 

Il fondo, comprendente lettere a manoscritti di Atto Melani (1626-1714), è descritto in un inventario, comprensivo di un indice alfabetico degli autori, dei mittenti e dei destinari.

 

  • Manoscritti Enrico Nencioni (1837-1896)

Le carte sono consultabili attraverso un inventario corredato di indici e attraverso il catalogo a stampa Le carte di Enrico Nencioni, a cura di Monica Maria Angeli, Firenze, Manent, 1999.

 

Le carte e i diari sono reperibili attraverso un catalogo a schede mobili, disposte per ordine di segnatura.

 

Le Carte Rajna sono descritte nel catalogo a stampa Le carte Rajna della Biblioteca Marucelliana: catalogo e bibliografia a cura di Fabia Borroni Firenze, Sansoni antiquariato, 1956.

 

Comprende lettere e manoscritti di Francesco Redi (1626-1714) e Diacinto Cestoni (1637-1718). E’ presente un inventario dei 75 manoscritti del fondo e un indice alfabetico per autori e titoli a volume, redatti entrambi da Pietro Gori nel 1909.

 

Le carte sono reperibili attraverso uno schedario ordinato per segnatura.